Il drago ha forse bisogno di presentazioni? Esso è una creatura leggendaria che da sempre ha ispirato l'immaginazione di molti artisti.
Nei paesi occidentali, è immaginato come un tremendo rettile ricoperto di scaglie, ha in genere quattro zampe, tutte decisamente robuste e dotate di artigli affilati, si sposta però grazie alle sue possenti ali simili a quelle di un di pipistrello, bilanciandosi con un'enorme coda (che talvolta finisce con una punta a forma di freccia) e dalla testa generalmente munita di corna posta su un corto collo: (anche se talvolta viene raffigurato come un rettile dal collo lungo). Inoltre spesso è in grado di sputare fuoco, esso infine è ritenuto una creatura avida di tesori e decisamente malvagia. (Il drago raffigurato nella giff animata, è ovviamente occidentale.)
Il Drago Cinese, è il tipico dragone orientale, raffigurato in modo decisamente diverso: dai tratti serpenteschi, spesso non ha le ali ma vola comunque, le sue scaglie sono coperte di peluria, si distingue inoltre dal suo cugino occidentale per essere dotato di un animo buono. Questi due sono solo i tipi di draghi più conosciuti, ma nella mitologia ve ne sono molti altri, ad esempio: le leggende messicane; parlano del famoso drago chiamato "Antiferro", questo tipo di rettile è un gigantesco serpente alato sputa fuoco, che vive nei pressi delle piantagioni di datteri (importato dai religiosi spagnoli) di cui si nutre.
Un altro molto conosciuto è il Drago Marino, l'enorme serpente acquatico che si narra assalisse le navi e divorasse i marinai.
Trovo molto divertente la famosa Coccactrice; essa si narra sia una discendete del Basilisco, le coccatrici secondo il mito nascevano se un uovo di una gallina veniva covato per ben nove anni da un rospo o un serpente, il risultato era una sorta di misto fra un gallo e un rettile, dalle leggende pare che il suo sguardo potesse pietrificare.
Nella cultura indiana, tuttavia il drago è chiamato Viverna: un robusto rettile alto, dotato di una coda da scorpione e con una gemma in testa; vive nelle paludi o nelle montagne e a seconda del luogo presenta lievi differenze nell'aspetto e nel carattere. Vi sono poi un'infinità di draghi e derivati da essi, ma per quanto riguarda le loro specie non ne cito altre, passo invece a parlare del loro ruolo nella narrativa.
Anche se è vero, che sia i greci e poi i romani chiamavano "draghi" determinati tipi di serpenti che tenevano come animali domestici, il primo a parlare di "drago" definendo un animale fantastico fu proprio Omero, raffigurandolo come un serpente con ali e zampe.
Nella favola dello scrittore romano Fedro: "La volpe e il drago", il mostro appare per la prima volta come un guardiano di tesori.
Nelle Argonautiche: il poeta egiziano Rodio narra che un drago fosse il guardiano del vello d'oro.
In Cina i draghi e le fenici, risalgono agli albori dell'impero e sono da sempre simboli delle dinastie imperiali. Ma dobbiamo aspettare la religione cristiana: per vedere formare l'immagine occidentale del drago, tuttavia nel libro dell'Apocalisse, troviamo una variante ancor più fantasiosa del drago occidentale che si distingue per avere sette teste ed essere l'incarnazione del diavolo.
Si ritiene che ad alimentare tutte queste fantasie, siano stati dei ritrovamenti fossili di dinosauri, rivenuti in antichità e che allora non erano possibili da spiegare.
Oggi, il drago occupa un ruolo determinate nella narrativa fantastica, comparendo in romanzi, film, videogiochi e quant'altro, spesso vine raffigurato alla maniera "occidentale".
Nel 2004 il mondo scientifico si agitò inutilmente per un "cucciolo di drago" ritrovato in Inghilterra, che poi risultò essere un falso.
Tuttavia l'unico "drago" esistente, è il Varano di Comodo, un'enorme lucertola scoperta nel 1910, essa è la più grande della sua specie e le sue fauci non saranno in grado di sputare fiamme, ma grazie ad una certa quantità di batteri mandano in setticemia le vittime.
Luca Pasini

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